Vivi la borgata finchè sei in grado di mordere forte
Testo del brano
Guardo l'orologio segna le quattro
in giro pe le strade de roma co sto callo
fuori dai bar che aprono gente s'ammassa
intanto qui il bus notturno non passa
notte sprecata al vento d'estate
mi immergo in un sonno spento tra le risate
giovani rom sul bus rubbano scaltri
tra gli occhi increduli degli altri
notte romana o la odi o la ami
tra mille vicoli deserti o abitati
la polizia infierisce con azioni severe
con l'ennesimo arresto nel mio quartiere
storie di normalità malata
qui sopravvivi se conosci la strada
ragazzi che crescono città vasta
per alcuni non resta che un ferro in tasca
RIT
speranze grandi come nazioni
presente che offre pochi sbocchi
sogni de liberatte da sta merda
ma te risveji cor fuoco nell'occhi
Siamo un popolo malato all'occorrenza
diamo massima priorità al futile
l'unica è reagire ma con estrema coerenza
ma contro noi stessi la guerra è inutile
l'aspetto criminale incalza
zavorra di tempi ormai lontani dove
zarri de borgata la fanno da padrone
come sottofondo echi di volanti in lontananza
la ragione viene sostituita dalla presunzione
l'unica regola che resta è l'onore
fanno spaccià i ragazzini
resta la fuga l'unica speranza di redenzione
ragazze madri clandestine
irregolari che lavorano sul marciapiede
vivono un inferno senza vede la fine
la dignità stretta tra i denti senza cede
fotografia sgranata dei tempi nostri dove
sei vittima dell'aspetto sociale
non ce sperà frate non puoi scappare
il nemico sei te stesso sei un illusione
RIT
speranze grandi come nazioni
presente che offre pochi sbocchi
sogni de liberatte da sta merda
ma te risveji cor fuoco nell'occhi
Siamo un popolo malato all'occorrenza
diamo massima priorità al futile
l'unica è reagire ma con estrema coerenza
ma contro noi stessi la guerra è inutile