è una canzone sull'abbandono...di tutto...stati e morali...io, volontà e razionalità come conquista e meta...volevo chiamarla "il crepuscolo degli idoli"...ma volevo che avesse l'accezione positiva che ha...ecco perchè "il fluire del divenire"
Testo del brano
e fu il crepuscolo degli idoli
decapitati sopra l'acropoli
dei nostri segni memorabili,
segni intangibili sulla metropoli
notti di lune dardeggianti
nell'aria pirica occhi danzanti
e le stelle ormai decedute ingannavano gli occhi
come il linguaggio con la ragione
superficiale gioco di specchi
la riflessione
e Dioniso risorto ride al crocefisso morto
e Apollo tesse trame d'incanto
di un atavico canto
c'era solo un'ombra precipitata
sul crinale della sera
ali di cera da celare al sole
un sorriso di tenera luna calante...sull'equatore
e il fuoco ardeva anche le ceneri
della sua compassione
sul lungomare della passione
e dalla torre pentagonale
sul crinale della sera
la città deserta era una chimera
le luci del porto il ricordo
degli anni a venire
il fluire
del divenire