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Fedor Kesher & The Joule Limited - Estranei

Genere musicale

Black music ▸ Rap

Data inserimento

12 Gennaio 2014

Voti ricevuti

19

Voto medio

6,7
Primo singolo del nuovo progetto attualmente in lavorazione.

Video ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=O_8NfUakjVQ

Testo del brano

Le luci delle insegne riflesse nelle pozzanghere
tremano per ogni goccia che le potrebbe infrangere
un passo dopo l'altro, un tutt'uno con l'asfalto
cauto, cammino e guardo...
la provincia rallenta: il tempo le ruba i giorni
io recupero vivendo mentre dormi
colmo vuoti con pensieri che non assecondi
finché nel fumo che espiro non ti dissolvi
serenità, dove ti nascondi?
so che eri qua a dare equilibrio ai mondi
realtà e sogni uniti per osmosi poi divisi
paradisi artificiali per riavere quei sorrisi
entropia nel sistema, la terra trema
è il ciclo dei vinti che ritorna in scena
un'idea che avvelena, una cantilena
recitata, tu girata di schiena
una notte bianca sussurra speranza
i raggi del sole la renderanno infranta
spreco carta: parole malinconiche
tracciano il tuo volto in illusioni ottiche
note ipnotiche, se poi noti che
son rimasto lo stesso, è semplice
ma lo complico per darmi un motivo
tanto scrivo per dirti che sono ancora vivo

Rit (x2):

A che serve uno sguardo, un incrocio di mani
se poi non rimani a salvarmi domani
Ormai lontani, solo desideri vani
non conta il passato se ora siamo estranei


Serrande abbassate, trovo rifugio in un bar
vagabondo solitario, magari qualcuno chiamerà
ma son rimasti in pochi ad esserci davvero
io stesso mi scopro più egoista e meno fiero
lei sta bene o almeno così mi han detto
fuori fa freddo, non c'è più calore nel silenzio
non c'è colore nel buio denso e di certo
non c'è pace nel cercare un senso
la radio suona un blues, richiama foto sbiadite
ricama motivi sulle ferite
rinvigorisce la grafite come se fosse la soluzione
e non un errore in ripetizione
e forse è tutto qui, non c'è nient'altro
per quanto ancora mi ostini ad immaginarlo
ma ho perso anche la fantasia, eutanasia
nulla mi tange o infrange il muro di apatia
tutto scorre dicono, io ne dubito
i giorni passano senza offrire un seguito
pensieri che evito: ti canto e non ti merito
se tanto non è quanto, resto in debito
attimo dopo attimo ci lascerò la vita
che allora mi bastino le nuvole su Guernica
la realtà ambita è un'ipotesi fallita
s'allontana, estranea toccata di sfuggita

Rit (x2):

A che serve uno sguardo, un incrocio di mani
se poi non rimani a salvarmi domani
Ormai lontani, solo desideri vani
non conta il passato se ora siamo estranei

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